Anche la Sardegna è terra in cui crescono diverse specie di funghi. Se ne contano a centinaia considerando anche quelle non commestibili e tossiche. Nella stagione autunnale è facile raccoglierne in quantità in diverse località dell’isola. In Gallura, in particolare, gli ampi boschi costituiscono un ambiente adatto alla crescita di numerosi funghi.
Sono tanti anche gli appassionati che amano raccogliere funghi non solo per il piacere di mangiarli ma anche per godersi la tranquillità di camminare all’aria aperta. Raccogliere funghi è infatti occasione per fare lunghe camminate nel silenzio della campagna, in ampi boschi in prevalenza abitati da querce da sughero. Ritrovarsi in mezzo alla natura e ai suoi profumi è per molti un’esperienza di relax e antistress, uno degli hobby più amati nel nord Sardegna. In tanti si divertono ad esplorare il territorio, studiare l’esposizione dei terreni e scoprire zone ricche di funghi.
Di sicuro nella stagione autunnale quando sono più abbondanti le piogge. Solitamente ottobre e novembre sono i mesi più proficui per la crescita dei funghi ma è possibile trovarne anche in inverno e inizio primavera. Molto dipende dalla piovosità e delle temperature medie di ogni specifica stagione.
Prima di recarvi in campagna alla ricerca di funghi verificate che possiate effettivamente avere diritto alla raccolta dei funghi. In Sardegna non esiste una regolamentazione generale ma quelle pubblicate da singoli comuni.
In Gallura, allo scopo di evitare lo sfruttamento incontrollato dei prodotti del sottobosco e conservare la biodiversità, diversi comuni hanno imposto l’obbligo di un patentino per poter raccogliere i funghi, di durata mensile o annuale.
Raccogliere funghi in Gallura significa avere la possibilità di vivere uno stretto rapporto con la natura. Gli amanti di questa attività amano proprio godersi il silenzio delle sugherete, spesso interrotto dal rumore di qualche uccello che si sposta da un albero all’altro o dal suo cinguettio.
C’è pure la possibilità di conoscere la parte più selvaggia della campagna. Camminando tra corbezzoli, mirto, cisto e altre piante spesso si ritrovano querce secolari, cavità rocciose un tempo impiegate come rifugi di pastori. È possibile anche ritrovarsi in punti panoramici con inediti scorci paesaggistici.
È consigliabile cercare funghi in compagnia sia per essere più sicuri sia per poter condividere la bellezza della natura, i suoi colori e i suoi profumi.
È bene ricordare che occorre raccogliere e mangiare funghi solo se si è sicuri della loro commestibilità. Numerosi funghi possono provocare gravi disturbi o essere mortali, per questo motivo è bene informarsi o far vedere i funghi ad un esperto.
Raccogliete i funghi solo se freschi e assicuratevi di cucinarli quanto prima, meglio in giornata, appena colti. Mai regalare funghi raccolti.
I primi funghi iniziano a spuntare nel terreno alla fine dell’estate con le prime piogge ma crescono di diverse specie fino all’inizio della primavera.
Tra i funghi commestibili in Gallura è facile trovare:
I numerosi ristoranti tipici è facile trovare funghi di stagione impiegati per antipasti e primi saporiti o cotti arrosto come vuole la tradizione gallurese. Per ulteriori informazioni visita la pagina dedicata.
Sono tanti i modi in cui poter gustare i funghi in Gallura: spesso si usa cucinarli per condire piatti di pasta o preparare risotti, cotti in padella o al forno come piatto unico o contorno.
Molto buone le tagliatelle con prataioli, cotti in padella solo con olio, aglio e prezzemolo. Questo piatto è preparato spesso durante il periodo della loro raccolta in quanto questi funghi sono tra i più facilmente reperibili e veloci da cucinare. Si trovano un po’ dovunque in tutta la Gallura anche in zone meno boschive.
L'antunna, invece, viene solitamente cotta sulla brace ed è un fungo dalla carne molto consistente e saporita.
Un consiglio? Se entrate in un ristorante chiedete i piatti del giorno o i prodotti di stagione fuori menù, nella stagione autunnale potrete trovare delle sorprese gustose a base di funghi. I porcini fritti sono unmust in Gallura tra settembre e ottobre. Raccolti, affettati freschi, fritti e mangiati caldi. Cosa volere di più? Per non parlare del risotto con funghi porcini a cui si aggiungono li pulpeddi(interno della salsiccia di maiale). Avete mai provato i funghi cotti in forno conditi semplicemente con un filo d’olio?
Allo studio dei funghi è dedicato il nuovo Centro studi micologici inaugurato a maggio 2018 a Calangianus. Il centro è nato dall’impegno dell’Associazione Gallura da Valorizzare e cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna, patrocinato dai comuni di Calangianus, Tempio Pausania, Luras, Luogosanto, Bortigiadas, Berchidda, Sant’Antonio di Gallura e Telti. Il centro nasce per valorizzare il patrimonio fungino gallurese e sardo in generale mediante mostre con pannelli didascalici nonché una serie di attività culturali e didattiche.
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