Si inaugura il 1° settembre alle ore 19.00 La ’janna a lianti, l’esposizione fotografica in cui Nanni Angeli indaga e mostra che lo stazzo, cellula socio-economica tradizionale della comunità rurale gallurese, costituisce ancora oggi un imprescindibile elemento di originalità e interesse nel paesaggio naturale e umano della Gallura. La mostra si può visitare nell’atrio del municipio tutti i giorni fino al 15 settembre dalle 9.30 alle 19.30.
Il progetto
La porta a levante.Genti, strutture e oggetti degli stazzi della Gallura contemporanea è un progetto fotografico che nasce con l’obiettivo di indagare e mostrare che la struttura dello stazzo, inteso come casa e terreni circostanti, cellula socio-economica della società rurale gallurese fino alla prima metà degli anni ’60, costituisca ancora oggi un elemento di originalità e di interesse, pur avendo perso, in molti casi, la propria funzione originaria. Una selezione di immagini a colori e in bianco e nero sintetizza la situazione ambientale, paesaggistica, strutturale e umana della realtà osservata. Durante la ricerca, nella fase di ripresa fotografica, sono stati visitati oltre duecento stazzi distribuiti su tutto il territorio gallurese. La successiva fase di selezione mostra un campione di circa sessanta stazzi, presenti su un’ampia area, che comprende regioni marine e collinari, zone in prossimità di centri abitati o isolate, nel tentativo di ricostruire un panorama quanto più possibile esaustivo delle molteplici differenze dei contesti naturali e paesaggistici in cui sono collocati; delle differenze, minime ma esistenti, nelle strutture architettoniche e di quelle riguardanti i diversi utilizzi e destinazioni d’uso attuali di questi territori e strutture.
L'area d'indagine
L’area d’indagine ha compreso tutta la Gallura settentrionale delimitata a ovest dal corso inferiore del fiume Coghinas, a sud dalle pendici del monte Limbara e a sud-est dalla valle del rio Posada, ossia i territori comunali di: Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri - Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, San Teodoro, Santa Maria Coghinas, Santa Teresa Gallura, Sant’Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba, Valledoria.
L’autore
Giovanni “Nanni” Angeli nasce a Sassari il 2 Aprile 1969. Inizia a fotografare nel 1989, indirizzando la sua ricerca verso foto paesaggistiche. In questo periodo prende vita il progetto oggetti...vità, censimento fotografico sugli stazzi (unità abitative del Nord Sardegna), sul loro cambiamento di destinazione dʼuso, e sugli oggetti che ne hanno caratterizzato e ne caratterizzano le attività socio economiche. Nel 1990 si trasferisce a Trieste, dove dal 1991 inizia ad approfondire lʼuso del bianco e nero. Dal 1992 al 2011 vive a Bologna, dove si interessa, in qualità di fotografo di scena, di musica e di teatro, per lo più del settore sperimentale, documentando con costanza la scena “alternativa” bolognese. Nel 1993 è tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale Sarditudine. Dal 1993 al 1998 documenta tutte le attività della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich. Dal 1994 al 2001 lavora al LINK Project – centro di produzione culturale indipendente – come fotografo documentarista per le redazioni di musica e teatro, portando avanti, parallelamente al lavoro dʼarchivio, una ricerca sulla rappresentazione fotografica degli eventi performativi. Dal 1993 al 2000 fotografa oltre settecento eventi musicali e un centinaio di spettacoli teatrali, attraverso i quali è possibile tracciare la storia di ciò che la città di Bologna ha prodotto e ospitato in quel periodo, soprattutto in spazi non istituzionali (LINK Project, L57, Cantine del Pratello Occupato, Angelica Festival, TPO, etc.). Dal 1993 inizia una ricerca personale sulle feste popolari in Sardegna, concentrandosi sulle funzioni della Settimana Santa di Cuglieri e Castelsardo, che prosegue tuttora. Nel 1994 incontra il fotografo Massimo Golfieri, con cui oltre ad approfondire lo studio di stampa “fine art”, in bianco e nero, apprende nuove possibilità dello sguardo. Dal 1996 è condirettore artistico di Isole che Parlano - Festival Internazionale di Musica, Teatro ed Arti Visive, che si tiene ogni anno a Palau (www.isolecheparlano.it). Dal 2001 inizia a collaborare con il video-maker Simone Ciani, con il quale realizza vari video e alcuni laboratori didattici video-fotografici con adolescenti che culminano nei cortometraggi Si...dimmi (2004) e Divieto dʼaccesso (2005). Nel 2002 documenta la costruzione di due nuovi modelli della chitarra Paolo Angeli, uno per il chitarrista sardo e il secondo per lo statunitense Pat Metheny. Dal 2004 al 2011 è membro dellʼassociazione di fotografi Piccolo Formato di Bologna, con cui svolge ordinariamente didattica fotografica di base e si occupa di organizzazione e documentazione di eventi (www.piccoloformato.it). Nel 2004 realizza, con il fotografo Tatiano Maiore, Palau e la sua memoria ...e andagghjami a pédi, reportages/intervista condotto su 53 anziani di Palau di età compresa tra 80 e 103 anni. Dal 2005 è membro dell’associazione Ogros - Fotografi Associati. Dal 2006 al 2008, con i fotografi di Piccolo Formato, collabora alla stesura e alla realizzazione del progetto Infrazioni, stratificazioni e confini. Un’analisi visuale sulla città di Bologna, conducendo alcune campagne fotografiche e vari workshop sul tema (www.spaziurbani.it). Nel 2007, in collaborazione con il musicista Paolo Angeli, realizza lo spettacolo multimediale Linee di fuga. Nel 2009 inizia una ricerca tematica, tuttora in corso, sull’archivio personale dal titolo Tutti i giorni (la cui prima uscita illustra il n° 8, anno 33, de I Martedì). Nel 2009 intraprende l’attività come fotografo di scena su set cinematografici. Nel 2010, con il musicista Paolo Angeli, realizza e pubblica TIBI Dual Disk (DVD/CD), colonna sonora su montaggio di immagini in bianco e nero che documentano 10 anni di storia della Chitarra Sarda Preparata di Paolo Angeli. Nel 2010 l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna finanzia il progetto La porta a levante. Genti, strutture e oggetti degli stazzi della Gallura contemporanea, la cui campagna di ripresa dura fino al mese di ottobre 2011. Nel 2011, con il musicista Paolo Angeli, realizza Il passo dei misteri, montaggio di immagini in bianco e nero che documentano 20 anni d’immagini della Settimana Santa di Cuglieri (OR) sonorizzata live. Dal 2011 vive a Sassari.
La mostra fotografica La ’janna a lianti è voluta e curata dall’Ufficio Turistico Comunale. Ingresso libero. Per visite guidate e altre informazioni: [email protected], Facebook: @LuogosantoTouristOffice, +39.079.60.18.959.
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