Olisabe e il Saraceno, reading musicale di Iskeliu con Matteo Gazzolo.
Nello splendido scenario notturno del palazzo rurale dei “giudici” del Regno di Gallura, le musiche di Sandro Fresi & Iskeliu e le parole di Francesco Tamponi lette dalla voce di Matteo Gazzolo racconteranno le imprese di guerra e d’amore del nobile saraceno Al Furtani e della schiava gallurese Olisabe.
Il testo
Siamo nell’anno 1010 quando Mujaid Al Amiri (più conosciuto come Museto), Signore di Denia e delle Baleari, decide che è giunto il momento di costruire il suo regno in una posizione strategica nel Mediterraneo. Decide perciò di conquistare il Giudicato di Gallura con una flotta di 120 navi saracene che disloca di fronte al Golfo di Cugnana, nelle immediate vicinanze dell’Arcipelago della Maddalena. Al suo seguito, il nobile Al Furtani, che durante una incursione prima dell’attacco definitivo si innamora di Olisabe, giovane schiava gallurese che riesce a farsi donare a lui da Al Mujaid.
L’attacco finale si risolve in una disfatta totale dei saraceni, le cui navi vengono scaraventate sugli scogli dal maestrale mentre i marinai sono massacrati dai rumy shardanya tra le coste e l’isoletta che gli arabi chiameranno “del Martirio” e i sardi “di Mortorio”. Il grande Museto abbandona senza onore con la nave ammiraglia le coste galluresi, mentre Al Furtani lascia il suo seme saraceno sull’isola.
La storia è raccontata dai vinti, attraverso le parole che dopo cento anni e tre generazioni escono dalla bocca di Plabe Sarakino, nipote della schiava sarda dagli occhi color del mare, che ha appena donato insieme alla moglie tutti i suoi averi alla Chiesa a salvamento della propria anima.
L’abate che chiude il racconto e ha stilato in un condaghe l’atto di donazione, affida questi accadimenti ai disegni della provvidenza, “la quale si degnò di mostrare l’ineffabile splendore della sua opera in questo Giudicato di Gallura affidato al Santo Martire Simplicio, sotto la cui protezione noi crediamo di essere governati e salvati”.
Le musiche e gli interpreti
Le musiche, in parte composte da Sandro Fresi, in parte di tradizione orale, sono eseguite con strumenti acustici tradizionali medievali come l’oud arabo, la ghironda, l’harmonium portativo e gli strumenti a fiato continuo e a percussione della Sardegna e del Mediterraneo. Il repertorio tradizionale include musiche sarde, catalane, corso-galluresi e provenzali. In questa occasione l’ensemble Iskeliu è composto dalla cantante Paola Giua, il chitarrista Alessandro Deiana e il percussionista Antonio Fresi. La lettura teatrale è affidata all’attore Matteo Gazzolo.
Gli artisti
Sandro Fresi ha dedicato metà della sua vita allo studio delle tradizioni musicali popolari della Sardegna e del Mediterraneo. È uno dei ricercatori etnici e musicisti più apprezzati in Sardegna e non solo. Impiega gli strumenti antichi per interpretare i ritmi del nostro tempo. Compositore Siae, è direttore artistico dell’associazione culturale “Iskeliu”, con sede a Tempio Pausania. Iskeliu è anche il nome del suo gruppo, con il quale suona le sue musiche di confine in numerosi festival ed eventi di musica etnica in Sardegna, Italia, Francia, Germania, Olanda e Australia.
Matteo Gazzolo, discendente da una ramificata famiglia del teatro italiano, debutta all’età di 14 anni, studia a lungo recitazione e in particolare lettura poetica. Dopo gli anni giovanili di lavori televisivi nella Rai, decide di lasciare quel mondo per approfondire gli studi sulla trasposizione teatrale della poesia e della letteratura. Lavora a lungo come musicista e cantante nei jazz club, scrive colonne sonore per video, documentari e spettacoli teatrali. Dal 1998 si dedica stabilmente all’insegnamento delle tecniche dell’attore. Vive tra l’Italia, la Norvegia e la Sardegna, dove fonda la sua “Scuola per Attori” e il progetto di studio “suonidiversi” con il quale dà vita a una lunga serie di spettacoli teatrali di narrazione e poesia. Si dedica alla ricerca sul suono della voce recitante amplificata e sull’uso degli strumenti digitali dal vivo. Il suo teatro, basato sul rapporto tra musica e parole, sempre espresso in forma di concerto teatrale, ha un indirizzo fantastico e insieme didattico.
Lo spettacolo è voluto e organizzato dall’Ufficio Turistico Comunale e dalla Biblioteca Comunale, ed è finanziato dal Comune di Luogosanto e dall’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna. Ingresso libero. Prenotazione non necessaria. 90 posti a sedere. Accesso dalla SP 14 Luogosanto-Arzachena. Per ulteriori informazioni: [email protected], Facebook: @LuogosantoTouristOffice, +39.079.60.18.959
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